Responsabilità 231 in caso di reati tributari
Il Decreto Legislativo 231/2001 ha introdotto la responsabilità amministrativa degli enti per specifici reati commessi nel loro interesse o a loro vantaggio. Tra questi, i reati tributari rivestono particolare importanza, soprattutto in relazione agli articoli 2, 3, 8, 10 e 11 del D.Lgs. 74/2000, richiamati dall’articolo 25-quinquiesdecies del D.Lgs. 231/2001.
L’articolo 25-quinquiesdecies del D.Lgs. 231/2001, introdotto dalla Legge n. 157/2019 e successivamente modificato dal D.Lgs. n. 75/2020, prevede sanzioni per gli enti in relazione alla commissione dei seguenti delitti previsti dal D.Lgs. 74/2000:
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Art. 2: Dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti.
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Art. 3: Dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici.
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Art. 8: Emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti.
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Art. 10: Occultamento o distruzione di documenti contabili.
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Art. 11: Sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte.
Questi reati, se commessi nell’interesse o a vantaggio dell’ente, possono comportare sanzioni pecuniarie fino a cinquecento quote e l’applicazione di sanzioni interdittive, come il divieto di contrarre con la Pubblica Amministrazione o l’esclusione da agevolazioni e finanziamenti.
Importanza dell’Adozione del Modello 231
Per minimizzare il rischio di commissione di tali reati e mitigare il rischio di responsabilità amministrativa, è fondamentale che gli enti adottino e implementino un Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo conforme al D.Lgs. 231/2001. Un Modello 231 efficace includerà:
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Mappatura dei rischi fiscali: individuazione delle aree e delle attività aziendali più esposte al rischio di commissione di reati tributari e dunque l’area amministrativa, fiscale e finanziaria;
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Procedure e protocolli specifici: definizione di processi operativi che garantiscano la correttezza e la trasparenza nella gestione delle operazioni fiscali e contabili, a titolo esemplificativo e non esaustivo la gestione delle fatture attive e passive;
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Sistemi di controllo interno: implementazione di meccanismi di verifica e monitoraggio continui sulle attività a rischio, si pensi alle verifiche antecedenti al pagamento di una fattura passiva rispetto al corretto adempimento degli obblighi contrattuali riferiti alla fornitura e/o servizio.
L’adozione del Modello 231 non solo riduce il rischio di commissione di reati tributari, ma rappresenta anche un elemento esimente in caso di contestazioni, dimostrando l’impegno dell’azienda nella prevenzione degli illeciti.
Conclusioni
La responsabilità 231 in caso di reati tributari impone alle aziende un’attenta valutazione dei propri processi interni e l’adozione di misure preventive adeguate. Implementare un Modello 231 efficace è essenziale per garantire la conformità alle normative fiscali e tutelare le organizzazioni da possibili sanzioni e danni reputazionali.
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